vedi e approfondisci il documento sulla sovranità alimentare
Care e cari,
dalle mobilitazioni in corso degli agricoltori e dei pescatori emergono con chiarezza due elementi su cui abbiamo la necessità di confrontarci e che, oggi, ci impongono di riconsiderare il ruolo e la funzione della Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare: la crisi del modello dell’agricoltura neoliberista ormai è inequivocabile e certificata a suon di trattori nelle strade e la via per uscirne non può che essere la sua alternativa, ovvero la Sovranità Alimentare.
La costituzione dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare è stato un atto lungimirante (vedi il documento costitutivo) frutto di un lungo percorso durato anni (fin dal percorso costitutivo di Altragricoltura la Sovranità Alimentare e l’alleanza fra contadini e cittadini assunse la Sovranità Alimentare come base e chiave per riprogettare un futuro condiviso per il nostro agroalimentare.
La stessa modalità con cui fu prodotto quel documento mette in campo la ricerca del metodo della condivisione e, soprattutto, l’idea che abbiamo bisogno di passare dalle pratiche minoritarie e testimoniali ad una iniziativa sociale ed educativa ampia che promuove un movimento popolare per la Riforma e il cambiamento fondandoli sull’Agroecologia e la Sovranità Alimentare. Fu un lungo seminario della durata di sei giorni che sanci la nascita dello Spazio dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare (vedi il programma del seminario “Dal lavoro della terra al lavoro per un’altra società” con cui alla fine producemmo il documento di intenti e per raccogliemmo le adesioni)
Come spesso accade (a noi di Altragricoltura è accaduto spesso) le buone idee e lo sforzo di analisi non sempre incrocia le condizioni reali che danno gambe ai percorsi e mettono in campo le iniziative. L’Alleanza Sociale ha vissuto in questi anni in uno sforzo spesso volontaristico, condotto soprattutto da Altragricoltura e da alcuni amici, militanti che si sono impegnati a tenere iniziative anche grazie alla attività di Iafue Perlaterra (la web/radio-tv) ed alle attività della Rete Perlaterra ovvero al progetto di costruzione della Rete di pratiche sociali e produttive del cibo.
Oggi si è aperto un grande spazio di intervento in cui far vivere la proposta della Sovranità Alimentare sia in termini politico/sindacali, che culturali, che economici e sociali. Proposta che oggi può essere una leva potentissima per riorganizzare le forze sociali, gli agricoltori, i pescatori, i trasformatori artigianali, i lavoratori del campo e bnel mare, i cittadini e le comunità.
Dalle mobilitazioni e dai presidi dei trattori di questi due mesi emerge un grande bisogno; quello del cambiamento, insieme ad una opportunità: niente sarà come prima, una nuova generazione di agricoltori e pescatori sta rompendo con il passato e la rassegnazione dei loro padri.
Come sarà il futuro dipende, anche, da quanto la proposta politica e sociale della Sovranità Alimentare sarà riconosciuta ed assunta come base su cui riprogettare il ruolo e la funzione dell’agroalimentare, della sua produzione, distribuzione e fruizione.
Quando abbiamo messo in campo la proposta avevamo una idea chiara e precisa:
“L’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare” è, al tempo stesso, un Movimento ed una Rete di Progettualità e pratiche.
Quattro sono gli assi su cui promuovere e riorganizzare le relazioni sociali: le imprese nel loro diritto al reddito e a produrre e nel loro dovere a gestire il rapporto con la natura, i lavoratori dipendenti con i loro diritti al salario e alla dignità del lavoro, i cittadini con i loro diritto di accesso ad un cibo sano, nutriente e consapevole, le comunità del cibo e della terra con il diritto a vedere rispettato l’ambiente, le radici culturali, le realzioni sociali.
Lungo questi assi abbiamo proposto un Movimento che conduca campagne di educazione e mobilitazione sociale (Riforma Agraria e dell’Agroalimentare, caporalato, no ogm, agroecologia, ecc..), che sia rete di progettazione e di pratiche e che si dia strumenti per sostenere il progetto (in particolare il gruppo di lavoro sulla Autonomia della Rappresentanza, la Associazione Fondazione PerlaTerra che promuove la cultura, la conoscenza e la formazione alla Sovranità Alimentare e la Rete PerlaTerra che costruisce una Rete di attività produttivi, economiche e di scambio riferibili ai modelli dell’Agroecologia e della Sovranità Alimentare).
Oggi, mentre Altragricoltura sta sviluppando e mettendo in campo percorsi organizzati fra le imprese, abbiamo la necessità di ripensare e sviluppare il progetto per incrociare le tante istanze che si stanno liberando in questa fase.
Necessità ma anche dovere. Perchè se non sapremo far valere la proposta della Sovranità Alimentare, il futuro può imboccare strade di arretramento e regressive.
Per questo, Altragricoltura promuove l’Assemblea dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare, da tenere il 3 aprile prossimo, preparandola con almeno due incontri intermedi: quello dei promotori che la hanno messa in campo (ci siamo dati un collettivo di portavoce formato da quattro persone, uno per le imprese, uno per i lavoratori, uno per i cittadini ed uno per le comunità) e una riunione online da tenere il 22 marzo aperta a chi è interessato a condividere la preparazione dell’assemblea in modo da poterne cogliere i risultati migliori.
Al lavoro.
Gianni Fabbris – Altragricoltura
1 commento
Suggerirei di comunicare per tempo a tutti le modalità e gli strumenti necessari per partecipare alla video-assemblea: webcam e software relativo, controllo del tempo di intervento mediante cronometro (che esiste su qualsiasi cellulare), argomenti da dibattere ecc.).
Possono sembrare cose ovvie ma sono quelle che fanno perdere spesso tempo prezioso.