Editoriale su Iafue PerlaTerra del 26.1.2021
a cura della laboratorio “Internazionale”
della Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare
(traduzione dell’appello alla mobilitazione di Via Campesina)
Da oltre 50 giorni, i contadini e i lavoratori rurali indiani stanno organizzando proteste di massa nella capitale nazionale del paese, Nuova Delhi. Sono in mobilitazione presso diversi confini interstatali e in diversi centri distrettuali, chiedono che il loro governo nazionale ritiri tre leggi controverse che vorrebbero corporatizzare il settore agricolo indiano.
I contadini affermano che queste tre leggi, se lette insieme, smantelleranno il sistema degli appalti pubblici del paese, spingeranno verso il basso i prezzi dei prodotti agricoli, incoraggeranno la coltivazione di monocolture su larga scala attraverso l’agricoltura a contratto e consentiranno anche alle imprese private di fare scorta e speculare su legumi e cereali essenziali, facendo aumentare i prezzi dei prodotti alimentari.
In un paese, dove quasi 700 milioni di persone si sostengono con l’agricoltura e le attività connesse, queste cosiddette “riforme” sono in realtà devastanti. Le proteste che si stanno svolgendo a Nuova Delhi, in altre capitali degli stati e lungo i confini interstatali mostrano chiaramente la rabbia popolare per un progetto che può solo avvantaggiare una manciata di società agroalimentari private nel paese.
La Via Campesina, movimento globale di contadini e piccoli produttori alimentari presenti in 81 paesi, considera la lotta che i movimenti contadini dell’India stanno portando avanti una fonte di enorme ispirazione A nome dei nostri membri in tutto il mondo, La Via Campesina estende la sua solidarietà a Bhartiya Kisan Union, Karnataka Rajya Raitha Sangha, Tamilaga Vivasayigal Sangham e molte altre organizzazioni e movimenti che stanno guidando questa protesta in diverse parti del paese.
A dicembre diversi membri del nostro movimento avevano inviato messaggi di solidarietà e sostegno dei corrispondenti indiani, facendo sentire con forza le loro richieste e richiamando esempi negativi nei loro paesi in cui la privatizzazione ha portato all’esproprio delle terre e alla conseguente espulsione dei contadini. Questo atto di solidarietà globale deve continuare. E’ importante che i movimenti contadini di tutto il mondo facciano eco alle lotte delle nostre sorelle e dei nostri fratelli in India, che hanno tenuto alto il morale e si rifiutano di cedere e ritirarsi nonostante il tempo avverso e un governo indifferente.
Secondo la Bhartiya Kisan Union, più di 70 agricoltori in protesta hanno finora sacrificato la loro vita sotto il freddo pungente e le piogge di Nuova Delhi. La Via Campesina riconosce e onora questi martiri, che hanno dato la vita per la lotta contadina. Ogni contadino, lavoratore e indigeno in qualsiasi parte del mondo riconoscerà e si relazionerà con questa coraggiosa battaglia che i contadini e i lavoratori rurali indiani stanno mettendo in campo.
L’India celebrerà la sua Festa della Repubblica il 26 gennaio. I contadini e gli operai che protestano vogliono aumentare la pressione e, per farsi sentire, quel giorno terranno una massiccia “parata di trattori” a Nuova Delhi.
Ogni membro LVC in tutte le parti del mondo può sostenere i movimenti in India e dare visibilità alla nostra solidarietà globale accendendo una candela il 26 gennaio 2021.
Ovunque tu sia, in qualsiasi angolo del mondo, se ti unisci a questo semplice atto di solidarietà, la luce della fratellanza raggiungerà il nostro popolo in India e darà loro la forza e il coraggio per continuare fino alla loro vittoria.
Le lotte di tutti i contadini sono le stesse in ogni angolo del mondo. Cerchiamo dignità, autonomia e controllo della produzione alimentare, nel rispetto della sovranità alimentare dei nostri territori e in armonia con la natura. Possa questo essere un altro momento per globalizzare le nostre lotte e globalizzare la nostra speranza per un futuro collettivo sicuro!
Pubblica le tue immagini e messaggi con l’hashtag #ShineOnIndiaFarmers sui social media. Che il mondo intero ascolti il ruggito dei contadini e degli operai.